Religione


La religione viene tradizionalmente definita un insieme di precetti, un codice etico che permette all'anima di vivere come dovrebbe. Tutte le religioni hanno una grano di verità, e per avvalerci di un'analogia, non tutto quello che è frumento viene utilizzato per nutrire la moltitudine.

Sfortunatamente, nei giorni che si susseguono, ci fu uno scontro tra lo strumento dello spirito (il medium) e il prete--il cui dovere in origine risiedeva nel preoccuparsi della funzione dei templi o degli edifici della Chiesa. I due inizialmente lavoravano l'uno presso l'altro, quindi il prete se ne risentì dell'attenzione rivolta a colui attraverso il quale giungeva l'ispirazione. Da cui ecco l'inizio del lungo processo di teologia, della classificazione e del credo, del rituale, della cerimonia, del dogma, della dottrina, nessuno dei quali ha alcun collegamento reale oggi con i doni dello spirito, né la sua vita, né il suo sviluppo.

La religione reale si è oscurata oggi. Molti tra coloro che si avvicinano alla religione, vi fanno riferimento come a un certo insieme di cerimonie, la lettura dei libri viene considerata sacra, il canto degli inni, l'indossare i parametri religiosi. La gente dà il proprio rispetto a determinate forme di parole e vi si attacca, ancora per molto tempo dopo che la ragione ne ha dettato la fallacia.

Non è religioso dichiarare che Dio è Tre in Uno o Uno in Tre. Questo non aumenta la crescita dello spirito di uno iota. La gente può cantare gli inni, leggere la Bibbia, il Talmud, la Bhagavad-Gita, il Corano, o qualsiasi altro libro sacro fino a quando gli occhi sono stanchi, ma questo non aumenterà la crescita dello spirito.

Si può fare tutto ciò che gli uomini considerano religioso, ma se non ci si ispira alla conduzione di una vita migliore, se non si permette un'espressione maggiore allo spirito dall'interno, allora non si è religiosi dal punto di vista del mondo dello spirito. La religione reale richiede un'ulteriore ricerca delle verità e l'esercizio dello spirito fornisce un servizio--fatti che sono non egoistici e altruisti. La vera religione richiede il tentativo di aiutare coloro che sono meno fortunati di noi stessi, dando forza al debole, rimuovendo il peso dalle spalle di coloro che hanno troppo da portare.

La religione significa vivere in un modo che ci porta vicini al Grande Spirito. La religione ha luogo quando il potere dello spirito è espresso attraverso le azioni. La religione è il servizio. Il suo scopo dovrebbe essere quello di unire tutti in una fratellanza e sorellanza comuni grazie alla relazione spirituale fondamentale e inscindibile.

Coloro che hanno ottenuto determinati benefici dalla comunicazione con il mondo dello spirito ma ancora aderiscono ai credi teologici fondamentali, lo si deve riconoscere, si trovano sui pioli inferiori della scala evolutiva, o non sono ancora stati capaci di sbarazzarsi delle dottrine ricevute nell'infanzia.

Vi sono coloro che si rifiutano di permettere al potere dello spirito di raggiungerli. Si nascondono in conventi reclusi di teologia e si chiudono in monasteri di credi. Sono spaventati, in quanto sanno che quando le verità saranno alla portata di ogni figlio del Grande Spirito, non vi sarà più alcun bisogno di preti, sacerdoti, vescovi o arcivescovi. Ognuno può imparare e diventare uno strumento del Grande Spirito.

Coloro che abbracciano i concetti metafisici, erano ad un certo punto dei credenti di simili credi, in questa o in un'altra vita. Nel tempo, la saggezza ci permette di abbandonare tali credi severi, ma nessuno di noi raggiunge la perfezione. Dobbiamo essere tolleranti e aiutare i fondamentalisti. E' inutile discutere, perché come il poeta disse, "se ne vanno dalla stessa porta per la quale siamo entrati."


Pagina dei contenuti