L'atto di portare all'essere tutte le cose nel mondo. Lo scopo della creazione è di collegarsi con il flusso costante dell'evoluzione che permette alla coscienza di elevarsi e di farsi più divina. Non vi è né inizio né fine per la creazione, in quanto concerne semplicemente lo sviluppo e lo sfogliarsi della coscienza.
Le forze creative operano attraverso l'uomo, perché egli è parte della creazione. La sua vita, i suoi sforzi, le sue lotte, contribuiscono alla creazione infinita. Ogni vita può aggiungere la propria quota, e più elevata, più altruistica, più disinteressata è la vita, maggiore bellezza aggiunge alle numerose manifestazioni della creazione.
Lo Spirito Collettivo esiste nella totalità di quello che viene manifestato in tutte le creazioni. La vita è un cerchio, senza un inizio e senza una fine. La creazione non è collegata al Giardino dell'Eden, questo è un mito conservato dai sensi Terreni.
In un modo potrebbe essere difficile accettare che il mondo non abbia né un inizio né una fine. La dichiarazione del Nazareno che "Prima di Adamo io sono," è stato un tentativo per enunciare che lo spirito è sempre esistito. Si è assopito per milioni di anni fino a quando gli inizi rudimentali della vita si sono gradualmente manifestati in questo mondo. La vita è lo spirito e lo spirito la vita. Lo spirito ha sempre avuto il potenziale dell'infinito.
Tutte le esistenze creano le proprie realtà nel progredire. Ogni mondo e regno ha il suo impeto e la sua connessione. Il concetto totale della creatività divina sarebbe intollerabile per ogni singola coscienza. Il concetto di mondi dimensionalizzati all'infinito in un moto a spirale esterno, eppure separati per necessità, con una comprensione individualizzata e di massa, sempre in crescita a un tasso dove Tutto-Ciò-Che-E' si moltiplica in microsecondi, mentre il costruire le scale del tempo (irriconoscibile) passato, futuro e alternato, non è che un attributo finito della creatività divina.