Il Buddhismo deriva dagli insegnamenti di Siddhartha Gautama, il Buddha, che visse nel nord dell'India dal 560 al 480 a.C. circa. Il Buddha rifiutò molti punti della tradizione braminica dell'Induismo e formulò invece un sistema pragmatico che deve molto alle richieste filosofiche e religiose del suo tempo. Il Buddhismo divenne quindi la religione principale di gran parte dell'Asia e dell'estremo oriente.
Oggi, il Buddhismo è rappresentato da molte sette diverse, ma all'interno del grande Buddhismo ci sono i Theravada, Mahayana and Vajrayana (Tantra). Benché le differenze effettive vadano oltre lo scopo di questo riferimento, Theravada (un sistema unificato conosciuto come la "Via degli Anziani") viene considerato il ramo più conservatore.
Il Buddhismo si focalizza sulla scuola del Buddha, le scritture, i riti e l'ideale dei bodhisattva. Il Buddhismo, come tutte le discipline religiose, fa risalire le pratiche e gli insegnamenti a un individuo illuminato, e per questa ragione tutte le scuole del Buddhismo hanno conservato con cura i documenti e qualsiasi insegnamento che possa servire come autenticazione della loro pratica. Il riferire nei dettagli l'intera storia di una dottrina è un'antica tradizione buddhista.
L'insegnamento del Buddha si centra sulle Quattro Verità Nobili, essenzialmente il fondamento di tutto il Buddhismo. Le Quattro Verità Nobili sono:
1. La natura insoddisfatta dell'intera esistenza, o 'duhkha'.
2. La causa del duhkha.
3. La fine del duhkha.
4. Il cammino che porta alla fine del duhkha.
Referimenti:
Sangharakshita, A Survey of Buddhism (5th edition. Boulder:
Shambhala, 1980); Walpola Rahula, What the Buddha Taught (2nd
edition. London: Gordon Fraser, 1978); Paul Williams, Buddhismo
Mahayana (Ubaldini Editore, Roma). Crosby and Skilton,
Bodhicaryavatara (1996); Heinz Bechert e Richard Gombrich, The
World of Buddhism (1984); A. L. Herman, An Introduction to
Buddhist Thought (1984); Trevor Ling, A Dictionary of Buddhism (1981).